Musicians for Human Rights: Oltre l’intrattenimento
- It's time for human rights
- Feb 24, 2021
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Updated: Mar 11, 2021
Il diritto alla salute è un argomento complesso che con il tempo ha portato alla luce considerazioni diverse: se inizialmente la salute era strettamente legata alla valutazione visibile del benessere, in periodi recenti ci si è resi conto che parlare di (buona) salute include anche tanto altro. L’equilibrio che l'essere umano cerca ostinatamente, e che vorrebbe conquistare, non è assicurato dalla prestanza fisica, la prontezza fisica, la salute fisica; il fisico non è tutto. Anzi, descrive solo una parte.
La salute mentale è l’elemento complementare del diritto in questione, che è venuto a mancare fin dai primi dibattiti pubblici; a causa dell’impopolarità, affermare la presenza di un malessere mentale aggravava la sua legittima posizione, forse perché difficile da provare, di conseguenza da comprendere. Tutta questa oscurità che avvolgeva il tema, ha provocato la crescente stigmatizzazione che ricadeva direttamente nella percezione del problema stesso.
“No, tranquillə. Problema mio, credo di aver solo una giornata storta.”
E se quelle giornate storte iniziano ad assumere contorni poco definiti, via via più angusti, dai quali riemergere è sempre più dura? Cosa ci trattiene dal chiedere aiuto, dal dirigerci verso i centri di cura e/o rivolgerci a specialistə prontə ad accogliere e calmare il malessere implacabile?
“I feel like I'm out of my mind It feel like my life ain't mine Who can relate?”
1-800-273-8255 by Logic & Juanes ft Alessia Cara, Khalid
Grazie a una ricerca condotta da Genius nel campo musicale specifico del hip hop, è affiorato che i brani usciti negli ultimi dieci anni hanno messo nero su bianco la crescente sensibilità nei confronti del tema: decostruire lo stigma, dannoso per tuttə, in modo da agevolare la discussione sulla salute mentale è un’esigenza a cui non si può più rinunciare. Oltre alla maggiore frequenza nei testi delle parole depressione e ansia, che per inciso è triplicata, l’area semantica a cui il tema della salute mentale si associa è stato stravolto: dalla romanticizzazione dello stato emotivo alla riflessione sul dolore profondo che cerca cure e terapie.
Da troppo tempo mascherato e minimizzato, il diritto alla salute mentale è imprescindibile poiché essere titolari di questo diritto vuol dire sentirsi liberi di richiedere assistenza sia fisica che mentale.
La salute, infatti, è una sola.
Il connubio dei diversi elementi che la definiscono racconta la complessità dell’essere umano, impossibile da racchiudere nel solo visibile, nell’immediato percepibile. C’è molto di più e ha la medesima importanza.
Ciò che si vede narra solo una parte di ciò che succede e, alle volte, ciò che non si vede avrebbe molto di più da dire.
Il mondo musicale, in tempi recenti, non ha semplicemente promosso la discussione grazie alla condivisione delle storie personali dei e delle cantanti, ha preso posizione anche in ambito educativo: promuovere l’educazione musicale vuol dire promuovere il benessere mentale. In generale, l’ambito culturale e ogni settore dedito all’espressione creativa mostra una forte relazione con la salute mentale; le evidenze non appartengono all’osservazione appassionata ma alla ricerca scientifica, raccolte dall’OMS quale garante della sanità, a tutto tondo.
Nessuna discriminazione tra sanità mentale e fisica ha senso di esistere.
“Music can restore hope, strengthen resilience, provide joy, offer community, and improve health and well-being. We create music-centered workshops with people at the margins in refugee centers and camps, detention institutions, and community centers.”
Il Musicians for Human Rights si presenta così, magistralmente potente e umano. Il loro intento è di donare dignità e benessere attraverso la musica, prendendosi cura di tutte quelle persone che sentono il bisogno di centrarsi, acquisire la consapevolezza di chi sono e di chi possono diventare. Questa realtà è la prova vivente dell’influenza positiva che la musica ha il potere di sollecitare, incoraggiando le persone a prendersi cura di se stesse, sia fisicamente che mentalmente.

E i consigli musicali?
Questa volta vi proponiamo una playlist che vi potrà tenere compagnia nelle giornate pesanti, quando la testa pesa e i pensieri che gravitano si fanno sempre più cupi, annebbiati, tediosi. Alla ricerca della serenità, passando per lo sbotto.
Sbottate e serene,
Elisa e Aurrette
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